17 aprile 2008, h.14
MINERVA EC per un 3D di qualità
Workhop in English language
Chair: Giuliana De Francesco (Ministero per i beni e le attività culturali)
Giuliana De Francesco (Ministero per i beni e le attività culturali) – Maria Teresa Natale (Progetto MINERVA EC)
MINERVA EC: linee guida per un 3D di qualità
Presentazione degli obiettivi e delle attività del gruppo di lavoro italiano di MINERVA EC sulle rappresentazioni digitali tridimensionali degli oggetti e delle scene di interesse culturale
Anna Conticello (Ministero per i beni e le attività culturali)
3D e realtà virtuale: work in progress del manuale MINERVA
Andrea D'Andrea, (CISA, Centro interdipartimentale di servizio di archeologia, Università di Napoli “l’Orientale” )
Esempi di applicazione di laser scanner ai beni archeologici
L’intervento esamina le fasi tecnico-operative che hanno caratterizzato la realizzazione di alcuni modelli tridimensionali relativi a contesti di scavo, indagini di tipo territoriale o urbano. Si tratta di applicazioni che abbracciano un vasto settore di intervento: dalle esplorazioni stratigrafiche, alla ricostruzione di superfici, dalle architetture ai monumenti archeologici complessi. Il Laser Scanner 3D, sebbene richieda una alta curva di apprendimento, si configura come una tecnologia che sarà adoperata in un prossimo futuro in modo sempre più ampio nel processo di documentazione e di studio dei contesti archeologici.
Leila Nista (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione) - Paolo Ongaro (Gruppo Meta)
Il rendering 3d in tempo reale nell’archeologia
Il rendering 3d in tempo reale: come può essere utilizzato per supportare le attività di studio e divulgazione degli archeologi. L'intervento presenterà due case studies: Il Teatro romano di Venafro e “Navigare in età romana da Portus Pisanus all'isola d'Elba”. Attraverso queste buone pratiche si evidenzierà l'utilità delle tecniche di virtualizzazione 3D per gli archeologi, che interagendo con i modelli di edifici e del territorio, possono aggiungere una nuova dimensione al proprio lavoro e possono presentare i risultati dell’attività svolte in maniera efficace e completa.
Pietro Galifi (Altair4 multimedia)
La ricostruzione tridimensionale come strumento di valutazione nello scavo archeologico
La simulazione tridimensionale come strumento per la visualizzazione di ricostruzioni archeologiche è una prassi, ormai consolidata, ma questa metodologia resta spesso confinata all’utilizzo del modello tridimensionale come dispositivo di rappresentazione di una elaborazione cognitiva compiuta. L’utilizzo della simulazione tridimensionale e di nuovi ambiti professionali in fase di scavo apre nuove prospettive nello sviluppo di metodologie atte a migliorare gli strumenti di valutazione e elaborazione dei dati interdisciplinari prodotti da una ricerca archeologica.
Paolo Cignoni (CNR-ISTI)
3D Scanning e Rapid Prototyping, tecnologie digitali per la riproduzione nei beni culturali
L'intervento presenterà una breve panoramica sulle varie tecnologie esistenti per la riproduzione fisica di manufatti storico/artistici, tramite metodologie digitali di acquisizione e prototipizzazione rapida. In particolare si discuteranno limiti e pregi di queste tecnologie in termini di precisione e completezza della rappresentazione, in termini di accuratezza e accettabilità dell'aspetto della riproduzione fisica.
Francesca Uccheddu (Università di Firenze)
Tecniche di protezione dei diritti di proprietà intellettuale: DRM e 3D watermarking
Il progresso degli ultimi anni delle tecnologie 3D, ha portato con sé una crescente esigenza di tutelarne i diritti d’autore a causa di più fattori tra cui il fatto che la distribuzione di copie anche in modo non autorizzato risulta difficilmente controllabile. Un sistema DRM (Digital Rights Management) si può vedere come un insieme di servizi, connessi tramite una rete, che cooperano per la protezione dei diritti intellettuali, sulla base di termini e condizioni di comune accordo tra leparti coinvolte, e per controllarne la diffusione e l’utilizzo. Le tecniche di 3D watermarking vanno a costituire parte del DRM stesso.